Che cosa vuol dire ESG?
ESG si presenta in un acronimo che riassume tre aspetti chiave della sostenibilità di un’attività d’impresa: “Environmental”, “Social” e “Governance”: ambiente, sociale e amministrazione societaria. L’Agenda 2030, il programma per lo sviluppo sostenibile sottoscritto da 193 paesi membri dell’ONU nel 2015, definisce “sostenibile” lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri, e che è ottenuto armonizzando tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.
Questa definizione richiama immediatamente la centralità del tema ambientale, ma sottolinea subito dopo l’importanza di equilibrio e armonia nello sviluppo degli interessi di tutti gli attori dell’economia. Quindi non solo gli interessi degli azionisti ma anche quelli dei lavoratori, dei clienti, quelli della comunità in cui è inserita un’azienda o un’attività economica e in generale gli interessi di tutti i soggetti (stakeholder) che ne sono in qualche modo influenzati. Lo sviluppo sostenibile di un’azienda, di un’economia, si traduce in stabilità, durata, profittabilità e benessere diffuso. Tutti concetti che si sposano perfettamente con le finalità di un fondo pensione.
Questa definizione richiama immediatamente la centralità del tema ambientale, ma sottolinea subito dopo l’importanza di equilibrio e armonia nello sviluppo degli interessi di tutti gli attori dell’economia. Quindi non solo gli interessi degli azionisti ma anche quelli dei lavoratori, dei clienti, quelli della comunità in cui è inserita un’azienda o un’attività economica e in generale gli interessi di tutti i soggetti (stakeholder) che ne sono in qualche modo influenzati. Lo sviluppo sostenibile di un’azienda, di un’economia, si traduce in stabilità, durata, profittabilità e benessere diffuso. Tutti concetti che si sposano perfettamente con le finalità di un fondo pensione.
SUSTAINABLE FUTURE
Il futuro che vorrei.
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Ognuno di noi desidera un domani sereno per sé e per i propri affetti, un obiettivo che trova come principale sfida l’incertezza che caratterizza il futuro, soprattutto quello a lungo termine. Abbiamo imparato a gestire questa incertezza dal punto di vista finanziario, il fondo pensione ne è un ottimo esempio. Accantoniamo oggi in uno strumento tutelante in grado di garantirci domani un tenore di vita in linea con le nostre aspettative. Ma quando guardiamo al benessere nel lungo termine dobbiamo allargare lo sguardo a valori che non sono strettamente quelli finanziari. Molto dipenderà anche dall’ambiente e dalla società in cui vivremo, dall’eticità e salute del tessuto economico che ci circonderà e che darà stabilità e profittabilità ai nostri investimenti. Quando pianifichiamo il nostro futuro finanziario non possiamo più prescindere, nelle nostre scelte di investimento, dai criteri di sostenibilità. Il nostro futuro passa per l’ESG. |
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Dall’economia circolare alla “finanza circolare”
La scelta di un fondo pensione ESG è una scelta coerente
con il contesto attuale oltre che con gli obiettivi futuri.
con il contesto attuale oltre che con gli obiettivi futuri.
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Ingenti capitali si stanno riversando sugli investimenti sostenibili. CAPITALI PRIVATI Rispetto all’industria del risparmio gestito, il settore ESG ha avuto in questi ultimi anni un crescita considerevole e il trend positivo sta continuando. Dal report 2018 della Global Sustainable Investment Alliance emerge che nel biennio 2016-2018 gli investimenti sostenibili globali nei 5 maggiori mercati mondiali hanno superato i 30 trillion, registrando un incremento del 34% nel periodo considerato. Emerge anche che gli Europei sono gli investitori più sensibili a questo tema con un investito di oltre 14 trillion, superando di gran lunga gli investitori americani. L’investitore sta maturando una nuova sensibilità verso questi temi, sia per gli impatti diretti che hanno sulla sua vita che per quelli indiretti sui suoi investimenti. |
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CAPITALI PUBBLICI L'interesse degli stati e degli enti sovranazionali verso lo sviluppo di questo settore è primario, in quanto un sistema economico che non rispetti i criteri di sostenibilità ha impatti sociali e finanziari rilevanti che pesano sui cittadini sotto forma di aggravio fiscale e di peggioramento della qualità della vita. Lo sviluppo futuro passa per gli investimenti in economia green. Il Green Deal Europeo varato di recente dalla Commissione Europea, ha l’obiettivo ambizioso di avere un’Unione Europea a impatto climatico zero entro il 2050 e si concretizzerà in un pacchetto di leggi che introdurranno obblighi giuridici e incentivi agli investimenti finalizzati all’economia green andando a premiare le aziende al passo con i criteri di sostenibilità. Coerentemente con questo progetto, anche il neo approvato Recovery Fund vedrà parte delle sue risorse (circa il 30%) destinate ad investimenti green. |
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La sostenibilità va di pari passo con i rendimenti
Nel medio lungo termine gli investimenti in ESG sono più profittevoli per tutta una serie di fattori.
Ad esempio, se consideriamo il criterio “Governance”, saremo tutti concordi nel dire che le aziende con un’organizzazione trasparente e priva di conflitti hanno prospettive di crescita maggiori e, al contempo, un livello di rischio più basso.
E ancora, le aziende che valorizzano e tutelano i loro dipendenti attraverso programmi di welfare (servizi, piani previdenziali e coperture sanitarie), nel pieno rispetto del criterio “Social”, esprimeranno tendenzialmente una maggiore produttività dovuta al buon clima aziendale (le statistiche non mentono). Il divario più eclatante lo possiamo osservare tra aziende green e aziende tradizionali di settori produttivi inquinanti.
Con costi di smaltimento dei rifiuti e tributi pagati a risarcimento dell’inquinamento provocato, queste ultime subiscono una costante riduzione degli utili e nel medio-lungo termine, sulla spinta dei programmi green necessari per la tutela del pianeta, saranno destinate a subire un importante ridimensionamento della propria posizione di mercato. In questo senso, risulta particolarmente calzante l’esempio di Tesla, azienda leader nella produzione di veicolo elettrici. Tesla, che è riuscita a diminuire drasticamente le proprie perdite operative rispetto a previsioni molto pessimistiche grazie alla tenuta ed all’incremento della domanda per i propri veicoli, ha beneficiato di una crescita parabolica delle proprie valutazioni da inizio anno, raggiungendo una capitalizzazione di borsa che è quasi 4 volte quella del colosso tedesco Volkswagen.
Nel medio lungo termine gli investimenti in ESG sono più profittevoli per tutta una serie di fattori.
Ad esempio, se consideriamo il criterio “Governance”, saremo tutti concordi nel dire che le aziende con un’organizzazione trasparente e priva di conflitti hanno prospettive di crescita maggiori e, al contempo, un livello di rischio più basso.
E ancora, le aziende che valorizzano e tutelano i loro dipendenti attraverso programmi di welfare (servizi, piani previdenziali e coperture sanitarie), nel pieno rispetto del criterio “Social”, esprimeranno tendenzialmente una maggiore produttività dovuta al buon clima aziendale (le statistiche non mentono). Il divario più eclatante lo possiamo osservare tra aziende green e aziende tradizionali di settori produttivi inquinanti.
Con costi di smaltimento dei rifiuti e tributi pagati a risarcimento dell’inquinamento provocato, queste ultime subiscono una costante riduzione degli utili e nel medio-lungo termine, sulla spinta dei programmi green necessari per la tutela del pianeta, saranno destinate a subire un importante ridimensionamento della propria posizione di mercato. In questo senso, risulta particolarmente calzante l’esempio di Tesla, azienda leader nella produzione di veicolo elettrici. Tesla, che è riuscita a diminuire drasticamente le proprie perdite operative rispetto a previsioni molto pessimistiche grazie alla tenuta ed all’incremento della domanda per i propri veicoli, ha beneficiato di una crescita parabolica delle proprie valutazioni da inizio anno, raggiungendo una capitalizzazione di borsa che è quasi 4 volte quella del colosso tedesco Volkswagen.
Entriamo nella stanza dei bottoni:
come si costruisce un fondo pensione ESG.
A livello di scelte gestionali lo spirito del green deal europeo e del recovery plan costituisce un’importante guida a cui rivolgersi per integrare i fattori ESG all’interno del processo di investimento. In particolare, sono due gli elementi importanti da considerare a livello di filosofia gestionale: il primo riguarda le scelte di investimento dirette a chi ha già abbracciato o beneficia dell’onda verde europea (es. società appartenenti al settore delle energie rinnovabili), il secondo, ugualmente cruciale per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi perseguiti dall’Europa, è la scelta di investire oggi anche in emittenti che appartengono a segmenti/settori inquinanti, ma che sono chiamati a modificare sostanzialmente i propri meccanismi produttivi con l’obiettivo di diminuire drasticamente il loro impatto sull’ambiente (inquinando meno e riciclando di più) pur mantenendo livelli occupazionali coerenti con lo sviluppo dell’economia. In questo senso, è emblematico l’esempio de i produttori di acciaio e di cemento che beneficiano positivamente dell’impulso per costruzioni più efficienti energeticamente, ma che allo stesso tempo devono innovare i propri processi produttivi, in maniera radicale.
Per quanto concerne la composizione di portafoglio ESG e senza entrare eccessivamente nei dettagli, occorre evidenziare come, nonostante allo stato attuale i fondi e i benchmark finanziari mostrino un’attenzione preponderante per i profili ambientali (più facilmente oggetto di misurazioni quantitative e scientifiche), anche gli elementi Sociali e di buona Governance, la cui importanza è stata ulteriormente messa in luce dalla recente pandemia e dai suoi effetti in termini di costo sociale e di incidenza sul tessuto produttivo globale, stiano acquisendo un ruolo sempre più centrale. L’implementazione sempre più decisa di tutti i fattori ESG nei portafogli è ormai un trend inevitabile e in grado, come illustrato brevemente in questo approfondimento, di influenzare in maniera molto incisiva la redditività degli investimenti nel tempo. Grazie a queste azioni, si rende possibile l’accesso ai clienti a tutti quei benefici propri degli importanti trend strutturali di lungo periodo recitando, al contempo, un ruolo attivo non solo nel miglioramento delle condizioni climatiche, ma anche della società nel suo complesso.
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